25 anni senza Audrey Hepburn, regina di grazia e di stile

Le biografie di Audrey Hepburn scritte dai figli25 anni senza Audrey Hepburn: sembra ieri, sembra tanto tempo fa. Attrice amatissima, è un’icona di stile e di grazia, è presente e irraggiungibile. La troviamo rappresentata, citata, invocata eppure ci sfugge, pur così familiare. Tutti sanno chi è, ma in quanti la conoscono davvero? Certo non di persona! Ma conoscono la sua storia e la sua carriera?

I libri a lei dedicati o ispirati sono davvero tanti, gli ultimi due – graziosi e particolari – li trovate qui, però ora voglio parlarvi di quelli che personalmente amo di più.

Audrey Hepburn ebbe due figli, Sean, avuto dal primo marito Mel Ferrer, e Luca, avuto dal secondo Andrea Dotti. Entrambi hanno scritto una biografia sulla propria madre, ma con taglio differente ognuno raccontandola attraverso la propria esperienza. Sono due bellissimi libri da leggere insieme, perché non sovrapponibili, ma in un affettuoso completamento reciproco.

Audrey Hepburn Un'anima elegante

Audrey Hepburn. Un’anima elegante ci racconta la storia della donna e dell’attrice, della mamma e dell’ambasciatrice UNICEF, attraverso fonti certe, ricordi cari e moltissime foto. Davvero tante. Accompagnate da belle didascalie, per ripercorrere anche visivamente la vita di questa donna unica, di questa attrice, che è rimasta nel cuore di tutti. Molte le foto inedite e ancor più quelle private custodite dal figlio Sean, che ne è l’autore. Una biografia che si legge agevolmente e che ripercorre un’intera vita con la grazia di chi l’ha vissuta.

Audrey mia madre

Audrey mia madre, scritta dal figlio Luca, è invece una bella e affettuosa biografia scritta anche attraverso le ricette della Hepburn. Scopriamo così che l’attrice dagli occhi di cerbiatta fu anche una brava cuoca. Foto e appunti di cucina ci restituiscono una donna, che nella famiglia ebbe la sua più importante vocazione. Ogni periodo di quella straordinaria vita ha i suoi piatti, i suoi ricordi, le sue storie. E’ un libro delizioso, che come il precedente ha la grazia dell’affetto e del rispetto, segno che questo fu il vero legato lasciato da quest’attrice, che con passo lieve attraversò la vita di tanti.

Ricordo che alla notte degli Oscar di venticinque anni fa Elizabeth Taylor, nel proclamare per meriti umanitari l’assegnazione della statuetta alla Hepburn appena scomparsa, disse: “Oggi il cielo ha un angelo in più”. La ritirò il figlio Sean davanti ad una platea commossa.

Credo che l’attualità di questo mito stia anche nel grande bisogno di grazia di questi tempi così violenti e volgari. Personalmente l’ho amata e la amo molto e gioisco nel saperla così popolare fra le giovani. Mi auguro però che, oltre alla squisita eleganza, ne prendano ad esempio anche la gentilezza di modi e di animo.

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