Alcuni giorni di riposo alle terme mi hanno dato spunto per questo pezzo sulle buone maniere, a cui noi Italiani siamo così poco avvezzi e per la cui carenza siamo, ahimè, famosi all’estero.
Poche regole, ma ferree, perché il nostro riposo non disturbi il relax altrui e ci insegni quello che una volta si definiva il saper vivere.
Primo e inderogabile precetto: lasciate in stanza il telefonino. Anche se a suoneria silenziata.
Le terme, le spa sono luoghi spesso pensati in armonia con la natura, dove le discipline tradizionali incontrano quelle orientali, volte al benessere psicofisico e al silenzio.
Una suoneria che trilla, magari di quelle che per voi sono spiritose e per gli altri solo rumorose, disturbano sempre. Molti mettono modalità vibrazione e poi lasciano il suono sulla tastiera o per l’avviso di messaggi.
Comunque sia la tecnologia non va con questi ambienti normalmente zen.
Seconda regola: attenetevi scrupolosamente alle indicazioni del luogo.
Se siete abituati – ad esempio – a fare la sauna col costume e nelle spa dell’Alto Adige ve lo proibiscono, o rinunciate o vi adeguate, perché tanto vi “beccano”.
Copritevi con l’asciugamano che vi sarà dato e godetevi le più belle saune della Penisola.
Non sarete costretti a farla nudi, come vedrete fare da tutti gli altri ospiti stranieri o altoatesini – che useranno il telo solo per sedersi o sdraiarsi – ma il costume è proibito perché non è igienico, in quanto non traspirante, quindi è nel vostro stesso interesse.
Riguardo al bagno turco (hammam o hamam) in alcune spa ne troverete anche di riservati alle sole donne e di favolosi, aggiungo. Per le spa nessuno batte gli alberghi del Trentino Alto Adige, devo dirlo.
Il pudore e l’igiene saranno sempre e comunque salvi, perché non sarete mai lasciati senza ampi asciugamani né spogliatoi.
In questa seconda regola rientrano tutte le indicazioni a cui siamo tenuti per l’uso di ciò che sarà a nostra disposizione.
Quindi se dovrete indossare una cuffia nella piscina termale, non presentatevi con quella da doccia e non scambiate la vaschetta per lavare i piedi prima di immergervi con l’opportunità di sciacquare accuratamente anche le ciabatte, come ho visto fare ad un “signore”.
Terza regola: parlare a bassa voce. Sempre.
Questo a noi Italiani risulta – a quanto pare – difficilissimo, ma tentar non nuoce!
Quarta regola: non si accede al ristorante in accappatoio e ciabatte.
Normalmente è concesso solo per la colazione, ma accertatevene prima.
Troverete sempre un buffet, di certo a colazione e nelle spa altoatesine anche per la merenda, la quinta regola è a questo proposito: la ressa e i piatti a cupola sono sempre da evitare. Regola che, in verità, vale per ogni buffet che incontrerete nella vostra vita.
Ci sono poi i suggerimenti per le signore.
Il primo: lasciate che anche le vostre unghie “respirino” e godano dei benefici delle cure termali o dei trattamenti spa. Manicure e pedicure perfetti, ma niente smalto.
Il secondo suggerimento: anche se noi donne dopo alcuni trattamenti o sedute abbiamo spesso i capelli di Medusa, cerchiamo sempre di avere un aspetto ordinato.
Terzo suggerimento: lasciate nella cassaforte della stanza i gioielli.
Qui come al mare, sono fuori posto e si rovinerebbero. Li indosserete una volta finite le cure della giornata.
Sui bimbi in questi luoghi dico solo: lasciateli a casa con i nonni e concedetevi una vacanza romantica.
Se i vostri bambini hanno però bisogno di cure termali, allora fate in modo che siano educatissimi: capricci, urla e pasticci riservateli per il rientro.