Bodie, i pionieri e la corsa all’oro

Bodie. Il saloon

Bodie è una meta imperdibile se come me siete appassionati di storia americana, affascinati dall’epopea dei pionieri e fedeli telespettatori de La casa nella prateria. Bodie è un’ esperienza indimenticabile.

Questa città fantasma si trova in California nella contea di Mono a est della Sierra Nevada, proprio tra lo stato del Nevada e lo Yosemite National Park, quindi potremmo dire che, se da Las Vegas siete diretti al parco, vi è “di strada”.

Avevo già visitato Calico, nella contea di San Bernardino, nel sud della California, ma non ci sono paragoni.  Al di là del caldo infernale sofferto in quest’ultima, le differenze vanno ben oltre il clima, che fece di Bodie una città dalle forti escursioni termiche fra giorno e notte e dagli inverni rigidissimi, tanto da aver portato ad un vasto disboscamento della zona ad opera dei suoi abitanti nei pochi decenni di vita della città.

Bodie. La chiesa metodista

Come spesso accadde prese il nome dal suo fondatore, un certo W. S. Bodey (sì, con la y), che vi trovò l’oro nel 1859 (a proposito di clima estremo, il poveretto perse la vita sorpreso da una bufera di neve poco fuori la città). Da allora Bodie crebbe e prosperò nel volgere di un ventennio, arrivando a contare più di sessanta fra saloon e locali di intrattenimento, guadagnandosi però una pessima reputazione per i reati che vi si commisero e i ceffi che la popolarono.

Bodie. Casa Cain, nel quartiere residenziale

Due terribili incendi, nel 1892 e nel 1932 distrussero buona parte della città, che si ridimensionò enormemente, fino a diventare già negli anni Quaranta del secolo scorso la città fantasma che oggi è.

La strada per Bodie

Bodie vi apparirà dopo aver percorso una strada che non ha mai conosciuto asfalto. E’ corretto avvisarvi dunque che può costarvi una foratura, non è infatti raro che una strada pensata per carri e zoccoli non vada d’accordo con i moderni pneumatici. Non vi spaventate, nella vicina Lee Vining, dove probabilmente anche voi alloggerete, c’è un valente gommista. Parlo con cognizione di causa, dato che come molti altri visitatori vi abbiamo dovuto ricorrere.

Se Calico si rivelerà in parte ricostruita per i turisti, Bodie vi stupirà per come ogni cosa sia stata lasciata com’era: nulla è stato toccato, è stata solo aggiunta una biglietteria per accedere all’area e qualche rete per permettere l’affaccio negli edifici, tutelando ciò che in essi è contenuto.

Quel che davvero mi ha colpita è che tutto appare come se gli abitanti se ne fossero andati la sera prima, lasciando molte cose, molti effetti personali e oggetti di uso comune. Improvvisamente.

In fondo è poi andata più o meno così. Esaurite le miniere, gli abitanti hanno caricato i loro carri e i loro cavalli con ciò che hanno potuto e si sono diretti altrove. In folti gruppi sono arrivati e in folti gruppi se ne sono andati.

E’ la storia di tutte queste città fantasma che si trovano su questo lato degli Stati Uniti e ce n’è più d’una. Sorte nel XIX secolo, non hanno che raramente superato il secolo di vita. Nate perché qualcuno vi scoprì l’oro, come a Bodie, o l’argento, come a Calico, richiamarono un grande numero di uomini in cerca di fortuna. Vi arrivarono famiglie, avventurieri, commercianti, pastori e donnine. Si popolarono in fretta e morirono all’esaurirsi delle miniere.

Groveland

Qualcuna è sopravvissuta, come Groveland, nella contea di Tuolumne, dopo lo Yosemite Park in direzione di San Francisco, altre sono diventate siti turistici protetti. Luoghi interessantissimi per vedere da vicino cos’era la vita quotidiana in luoghi così isolati.

L’America ama e custodisce questa parte tanto recente e caratterizzante della propria storia. Intorno alla stessa Laura Ingalls Wilder, che scrisse i libri autobiografici a cui si ispirò il famoso telefilm La casa nella prateria, è sorto un percorso storico con edifici oggi case-museo, in cui nacque, visse, scrisse e crebbe la propria famiglia.

Chi ha comunque amato il telefilm saprà apprezzare la magistrale ricostruzione storica che vi si fece. In verità, nel girare per Bodie vi aspetterete di veder sbucare da un momento all’altro la signorina Beadle o vi parrà di passare davanti alla casa degli Oleson o al loro negozio. Mentre a Calico giurerete che la chiesa è  proprio come quella del reverendo Alden.

Insomma, se amate le storie della corsa all’oro, del far west o semplicemente Michael Landon, vi consiglio questa meta, non così battuta da noi Italiani che finiamo sempre nelle destinazioni più conosciute, ma se volete che il vostro viaggio in quelle terre vi sveli e vi racconti di quei luoghi più di quel che troverete nei parchi e nelle grandi città, allora prendete nota almeno di Bodie.

Una curiosità: a Groveland, oggi piccola cittadina pittoresca dallo storico passato, ci sono tracce significative della prima immigrazione italiana in queste terre, dove resistono i cognomi e le grandi fattorie.

Groveland. Il ranch della famiglia De Ferrari, risalente al 1884

Per chi vorrà includere queste due ghost towns nel proprio itinerario di viaggio, vi informo che Bodie è visitabile da metà maggio a metà ottobre dalle 9 alle 18 e in estate dalle 8 alle 19. Nel resto dell’anno dalle 8 alle 16, “ma dipende dal tempo e dalla stagione” come recita l’avviso per i turisti e, dato il clima di cui si diceva, è meglio lasciar perdere nelle stagioni fredde. Considerate che siete a oltre 2000 mt. di altitudine. Calico invece è visitabile tutti i giorni tutto l’anno, eccetto a Natale. Dalle 8 al tramonto (proprio così!), mentre i negozi, i musei e le attrazioni dalle 9 alle 17.

In copertina: Bodie, il saloon.

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