Il rientro è una nota dolente. Quest’anno poi, in cui la stagione è stata quella che è stata e in cui molti non hanno nemmeno fatto vacanze, è una parola scomoda.
Dunque il rientro può essere anche solo un ritornare al lavoro e non un rifare valige per rientrare da mete vacanziere.
Quest’anno dobbiamo quindi avere nervi saldi e grandi capacità di recupero, ferie o non ferie.
Ogni inizio va preso come un voltare pagina e così, se avremo avuto l’opportunità o la capacità di ritagliarci uno spazio di decompressione, sarà più facile affrontare un autunno che si preannuncia con una sfilza di incognite, ma lo spirito è tutto e quindi animo!
Un modo per sentire la spinta ad affrontare il nuovo anno lavorativo è certamente il prendersi cura di sé. Non credo ai grandi propositi, che spesso finiscono per perdersi lungo il cammino, ma credo fermamente nella costanza: un po’ di tempo tutti i giorni solo per noi stesse.
Dieci minuti rubati al sonno sono dieci minuti dopo la doccia per una crema per il corpo, un trucco più accurato o una colazione più sana. Scegliete voi. Tutte e tre le cose, meglio, se il tempo e il sonno ve lo permettono.
Poche ferie? Niente ferie? Pazienza: si fa quel che si può, ma ci saranno fine settimana di cui approfittare anche solo per chiudere in un cassetto la sveglia o fare un giro fuori porta.
Disintegrarsi per la famiglia e per il lavoro non giova a nessuno alla lunga. Nemmeno a coloro per i quali ci si annulla.
Cosa vi fa bene? Cosa vi ricarica? Fate i vostri conti di tempo e denaro e decidete. Poi inchiodate i propositi nel vostro piano settimanale e tirate il fiato.
Il parrucchiere farà il resto, perché – diciamoci la verità – un taglio nuovo, una messa in piega che ci dona o un colore ben fatto ci rimettono sempre al mondo. Un po’ di frivolezza nella vita ci vuole e mai come di questi tempi, in cui i problemi seri sono tanti.
La vita ha le sue difficoltà e sforzarsi di guardare il bicchiere mezzo pieno aiuta ad affrontarla meglio. Così come un sorriso. Aiuta noi e chi ci sta accanto.