Walter Maestosi, un talento lontano dalla ribalta

Copertina CD La morte di Walter Maestosi mi ha fatto riflettere su quanti bravi attori hanno vissuto e vivono lontano dalla ribalta pur avendo stoffa.

Per ogni nome di richiamo ce ne sono tanti che restano semi sconosciuti al grande pubblico. Fortuna, scelte, dinamiche: sono diverse le ragioni, ma il risultato non cambia.

Ho voluto dunque conoscere meglio questo artista e così ho scoperto che era nato il 24 settembre 1934 a Roma, dov’è mancato l’altroieri dopo una lunga malattia. La sua carriera iniziò con l’antesignano dei talent show: Primo applauso.

Si trattava di un programma che lanciava volti nuovi nelle varie discipline dello spettacolo. Ad ogni puntata una giuria composita e di tutto rispetto.

Walter Maestosi vinse la seconda puntata di questo programma portando un monologo di Pirandello, era il luglio del 1957 e i giurati erano Andreina Pagnani, Marisa Del Frate, Giulietta Masina e Franco Mannino.

In questa trasmissione fece il suo debutto anche l’applausometro, che misurava il gradimento del pubblico, che sommato a quello della giuria definiva la classifica degli aspiranti artisti partecipanti.

Quello stesso anno Maestosi si iscrisse all’Accademia d’Arte drammatica diplomandosi nel 1960, anno del suo debutto in Rai in una trasmissione di prosa radiofonica.

Radio Rai accompagnerà la sua carriera fino al 1995, anno della sua ultima partecipazione.

La prosa radiofonica fu il suo cavallo di battaglia insieme alle letture. Noto per la sua dizione poetica, incise dischi prima e CD dopo. Partecipò a storici sceneggiati e a qualche film, soprattutto di genere.

Il suo ultimo ruolo fu nel 2013 come voce narrante nel cortometraggio Ghigno sardonico di Fulvio Risuleo.

Walter Maestosi fu però anche un doppiatore attivo oltre che un attore teatrale. Sua moglie, scomparsa nel 1998, fu Laura Gianoli, anche lei attrice e doppiatrice e anche lei poco conosciuta dal grande pubblico.

Eppure, a parte i giovanissimi, se dico Sue Ellen tutti o quasi sanno che parlo di uno dei personaggi chiave della prima soap opera sbarcata in Italia: Dallas. Bene, la voce italiana era di Laura.

Quello dell’attore è un mestiere che spesso di lustrini ne vede pochi, anche quando meriterebbe.

Alle volte però a questi artisti basta la soddisfazione di saper fare bene il proprio mestiere e di godere della stima dei colleghi. Di poter vivere della propria arte e di concedersi il gusto di fare ciò per cui sono nati.

Walter Maestosi era uno di questi.

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