Addio, Liliana de Curtis

Liliana e il PrincipeDire addio a Liliana de Curtis è molto difficile per chiunque ami Totò. Donna dalla vita non comune, non ha avuto risparmiati prove e dolori.

Di carattere forte, ha camminato su questa terra per ottantanove anni, gli ultimi lontana da tutti, avvolta dall’amore straordinario della figlia Elena, la più piccola dei tre, nata dalla seconda unione, dalla sua seconda vita.

Quella senza il grande Totò, lontana dall’Italia in Sudafrica, accanto a un amore più rassicurante e maturo del primo marito, quell’affascinante e inaffidabile Gianni Buffardi che fu il suo atto di ribellione al padre amatissimo.

Liliana, così somigliante al Principe ma in bello, grazie ai geni materni, che avevano ammorbidito i tratti dei de Curtis. Figlia amatissima e madre altrettanto amata, aveva cercato il proprio posto nel mondo, trovandolo là da dove era partita: accanto alla figura del grande Totò.

A lei tutti noi “totoisti” dobbiamo la magnifica biografia del Principe, primo di otto libri dedicati alla vita e all’arte dell’indimenticabile Antonio de Curtis. Era ritornata in Italia e col tempo si era dedicata a ricordare e svelare la figura del padre, facendo chiarezza anche fra molte inesattezze, che da tempo circolavano.

Il suo è stato un omaggio alla memoria del Principe e forse anche un far pace con quella propria ribellione alla volontà paterna di tanti anni prima.

Liliana era diventata così ai nostri occhi una parte di Totò, un suo prolungamento in vita. Così somigliante e così leale, era il tramite terreno per l’oceano d’affetto verso il Principe. Incontrarla era in qualche modo avvicinarlo.

Però Totò non se n’è ancora andato del tutto, perché Liliana lascia Elena, anche lei così incredibilmente de Curtis pur essendo innanzitutto Anticoli, come il padre.

Somigliante alla madre e dunque al nonno, Elena, come già Liliana aveva fatto con la propria madre Diana, ha vegliato a sua volta su di lei e da Liliana ha da tempo raccolto il testimone perché la memoria del nonno viva e sotto la giusta luce.

Per ragioni anagrafiche non ha conosciuto Totò, ma lo ha “incontrato” mille volte nei ricordi della madre e della nonna. La sua opera è dunque necessariamente differente: non è fatta di ricordi, ma di recupero e valorizzazione.

Addio Liliana, ci mancherai. Abbraccia il Principe per noi.

Liliana bambina col padre in un piccolo cameo sul set di “San Giovanni decollato” (di Amleto Palermi, 1940), primo vero successo cinematografico di Totò e suo terzo film
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