Adieu, Monsieur de Givenchy!

Adieu, Monsieur de GivenchySe non conoscete il grande Hubert de Givenchy, di cui solo poche ore fa apprendiamo la scomparsa avvenuta il 10 marzo scorso, avrete però di certo visto la più celebre sequenza di Colazione da Tiffany e quindi vi sarete  comunque imbattuti in una delle sue più famose creazioni: il mitico abito nero.

Fu proprio Audrey Hepburn che portò Givenchy a Hollywood: lo incontrò perché le disegnasse alcuni abiti per il film Sabrina.

Aveva appena debuttato e vinto l’Oscar con Vacanze romane e aveva avuto l’incarico di acquistare degli abiti a Parigi appunto per il film, perché la storia che vi si sarebbe raccontata – del brutto anatroccolo che diventava cigno – passava anche dalle sartorie francesi.

Superato l’equivoco ormai noto per cui Hubert, al nome della Hepburn, credette di incontrare Katharine e non la giovanissima Audrey, il celebre sarto accettò di disegnare quegli abiti, grazie ai quali la storica costumista americana Edith Head… vinse l’Oscar per i costumi.

Proprio così! Il fatto è che Givenchy non figurò fra gli accreditati, avendo la Hepburn acquistato gli abiti dietro alcune indicazioni della Head e avendo questa apportato alcune modifiche ai modelli.

Cose che succedevano nella Hollywood delle grandi majors, oggi impensabili.

Hubert si rifece disegnando –  e firmando –  i costumi di molti altri film di Audrey, oltre a gran parte del suo guardaroba personale, e creando abiti per altre dive e donne famose fino al 1995, anno in cui presentò la sua ultima collezione.

In verità già nel 1988 aveva venduto al gruppo di lusso LVMH la propria maison, fondata nel 1952. A succedergli fu John Galliano.

Con la Hepburn mantenne una fraterna amicizia fino alla morte di lei.

Il conte de Givenchy ci ha lasciati all’età di 91, con lui scompare ciò che restava della grande eleganza francese, della storica scuola di Dior, che – per dirla con le sue stesse parole – aveva come suo fine “rendere più bella e più elegante la donna”.

Oggi le passerelle, salvo che per alcuni marchi di provata sartoria, sono delle grosse e rutilanti campagne di marketing, che con l’eleganza hanno molto poco a che fare.

Givenchy fu anche un marchio di profumi celebri e storici, oggi molto ricercati dai collezionisti di fragranze e confezioni vintage o di edizioni rare o fragranze fuori commercio.

Nel 1957 costituì la Parfums Givenchy e in questo stesso anno presentò prima Le de e poi L’Interdit: profumo creato per Audrey, che gli proibì (l‘interdit, appunto) di dargli il suo nome.

Del 1959 sono invece le due fragranze maschili: Eau de Vetiver e Monsieur de Givenchy.

Durante il tempo in cui Hubert fu a capo della maison i profumi lanciati furono 14, mentre la nuova direzione fu salutata da Organza del 1996, che fu il primo di una lunghissima serie di profumi nuovi o di varianti.

Oggi nessuno di questi – ahimè – ha più l’allure dei quei primi.Adieu, Monsieur de Givenchy

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