Genitori quasi perfetti

Paolo Calabresi e Lucia Mascino venerdì scorso hanno presentato a Riccione il loro ultimo film, Genitori quasi perfetti, per la regia di Laura Chiossone.

La Mascino la definisce una commedia punk, in senso letterale forse non lo è, ma di certo ha ragione quando la definisce una commedia contro, contro i pregiudizi e le etichette.

Calabresi aggiunge crudele, perché racconta di genitori che usano i propri figli come vessilli e occasioni per piccole ascese sociali.

Io dico che è soprattutto un film che rimanda – fatti i dovuti distinguo generazionali e temporali – al genere della commedia all’italiana.

Ne ha i caratteri: quel modo di raccontare la realtà in chiave comica, eppure tagliente, lucida, nascondendo dietro la battuta la cruda e amara realtà dei fatti.

La satira come racconto, il racconto come analisi e la commedia a riannodare tutto.

Un tema lieto – la trama, come può essere appunto la festa di compleanno di un bambino di otto anni e le storie che vi ruotano attorno – diventa l’occasione per un’indagine su una certa realtà: quella delle giovani famiglie.

Genitori come se ne vedono oggi: rigidi sostenitori del veg, del bio e di un certo modo assoluto di vivere, genitori in coppie arcobaleno, genitori single – quasi sempre per scelta… altrui – insomma uno spaccato delle giovani famiglie di oggi, strette fra convinzioni, convenienze, social, solitudine, carriere, disoccupazione e precariato.

Filo conduttore la genitorialità: subita, mal gestita o scelta.

Niente sfugge e il racconto non si ferma anche quando la parola è assente: l’espressività, la mimica degli attori sono un altro aspetto che ci riporta al genere della commedia all’italiana.

Eppoi i caratteri, le tipologie dei personaggi, così reali eppure apparentemente caricaturali.

Nato da un’opera teatrale, questo film è veramente una bella prova del nostro cinema, forse un po’ lento in una prima parte, esplode poi in un crescendo veramente trascinante, in cui ognuno si trasforma e ciò che sembrava essere in un modo si rivela altro.

Ecco un altro tema che rimanda alla commedia all’italiana: l’apparenza nella società. Gratta gratta esce il vero volto, il sommerso, il non detto.

La chiusura però non è amara, come normalmente accadeva, in questo ne è un’evoluzione. Il finale è il messaggio del film e lo lascio a voi.

Gli attori sono bravissimi. Tutti.

Opera seconda della Chiossone, conferma come la commedia, nei suoi generi e filoni, sia il campo dove il nostro cinema si muova meglio.

La protagonista è Anna Foglietta, bravissima ancora una volta, ma l’opera resta decisamente corale.

Genitori quasi perfetti è un film che vi raccomando caldamente, perché garantisce un tempo lieto, ma non vacuo, buone risate e qualche giusta e serena riflessione.

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