Doris Day vs. Renée Zellweger

 

locandine de Il letto racconta e Abbasso l'amore

Doris Day vs. Renée Zellweger è un match vinto dall’immortale interprete di Que será será alla prima inquadratura dell’ex Bridget Jones.

Quando nel 2003 uscì Abbasso l’amore (di Peyton Reed), fu pubblicizzato come un ritorno o meglio un omaggio alle favolose commedie di Doris Day e Rock Hudson a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta. A garanzia di ciò fu ingaggiato per un cameo addirittura Tony Randall, meravigliosa spalla per i titoli migliori della coppia.

Tony Randall
Tony Randall

Il buon Randall salutò così il pubblico e la vita proprio con questa ignobile pellicola. Cosa lo spinse ad accettare probabilmente fu lo stesso inganno che portò me e innumerevoli altri fan del meraviglioso duo Day-Hudson a comprare un biglietto per un film che non definisco da buttare solo per le capacità tecniche che vi si ritrovano.

Il film Abbasso l’amore è un continuo rimando al più celebre film dell’amatissima coppia Doris DayRock Hudson ossia Il letto racconta (1959, di Michael Gordon), che però finisce per risultare una Luis Vuitton dei Cinesi. Senza offesa.

Renée Zellweger, ottima attrice altrove, qui scimmiotta volutamente e con enfasi Doris Day, che al suo confronto appare come la Regina Margherita. Grossolana e volgare la prima quanto misurata ed elegante la Day.

Se Ewan McGregor, dalla bellissima voce, tenta di parodiare Hudson e David Hyde Pierce offre un personale omaggio all’impareggiabile Tony Randall, la Zellweger invece sbeffeggia Doris – al tempo vivente – uscendone giustamente a pezzi.

David Hyde Pierce
David Hyde Pierce

Il risultato è una commediola volgare per i tanti sottintesi da caserma e una trama da minorati, senza appeal, buon umorismo e soprattutto grazia.

Le uniche cose che reggono sono i titoli di testa, le tecniche del girato, la musica, le scenografie e i costumi, eccetto quelli indossati dalla Zellweger, che riesce ad annichilire anche questi.

Se riuscite a recuperare la pellicola, vi raccomando di vederla insieme all’originale, per capire quale immenso abisso corra fra Abbasso l’amore e Il cuscino racconta.

In mezzo non ci sono solo gli anni trascorsi, ma il declino di un’intera società, che ha barattato il buongusto per qualche sguaiataggine da un soldo al chilo.

Oggi Doris Day avrebbe compiuto 100 anni e invece se n’è andata il 13 maggio del 2019, fra i tanti cani accolti e l’amore dei suoi collaboratori e amici più stretti, lontana dall’unico familiare, il nipote Ryan Melcher, che la propria figuraccia planetaria l’ha già fatta in occasione della morte della nonna.

Ad una sua cara amica Doris Day, prima di ritirarsi a vita privata disse di aver avuto una brutta vita, cosa che suonò incredibile alle orecchie di questa, considerando il grande amore del pubblico e i successi raccolti dall’attrice, ma Doris non sbagliò, perché per tutta la propria esistenza rincorse sempre e solo un focolare che mai riuscì a costruire.

Quando lasciò questo mondo volle che di lei non restasse traccia, non una tomba.

Ho sempre pensato che volesse lasciare questa vita senza voltarsi indietro, ma noi che l’abbiamo amata sullo schermo e che le siamo riconoscenti per la rara coerenza fra immagine pubblica e privata siamo invece qui a ricordarla e a ringraziarla per tutto il bello che ci ha lasciato.

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